Aiuti a fondo perduto FVG – innovazione tecnologica delle PMI

La regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato aiuti a fondo perduto per sostenere la competitività e l’innovazione tecnologica delle PMI nei diversi settori del sistema produttivo regionale, finanziando la realizzazione di investimenti tecnologici secondo le modalità disciplinate dal Bando.

Chi può partecipare

Ciascuna impresa può presentare un solo progetto a valere sul bando in oggetto.

Requisiti delle PMI:
a) essere regolarmente costituite e registrate presso il Registro delle imprese
b) essere attive
c) avere sede legale o unità operativa, nella quale è realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda, attiva nel territorio regionale
d) nel caso in cui l’aiuto sia richiesto ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014, non essere imprese in difficoltà
e) non essere destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale ed incompatibile con il mercato comune
f) non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria
g) non essere sottoposte a procedure concorsuali e non avere in corso nei propri confronti un’iniziativa per la sottoposizione a procedure concorsuali, salvo il caso del concordato preventivo con continuità aziendale
h) rispettare le disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro
i) possedere, in relazione al progetto di investimento proposto, il requisito di capacità amministrativa, finanziaria ed operativa in conformità all’Allegato 2 al Bando
j) non essere destinatarie di sanzioni interdittive
k) possedere il requisito di regolarità contributiva.

Progetti ammissibili

Sono ammissibili le seguenti spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda:
a) macchinari, impianti, strumenti, attrezzature e sensoristica
b) hardware e beni immateriali quali software e licenze d’uso, funzionali all’utilizzo dei beni di cui alla lettera a)
c) servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica per la pianificazione dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale connessi ai progetti di investimento, nel limite del 30% della spesa ammessa di cui alle lettere a) e b), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente.

Qualora l’impresa richieda che gli aiuti, per la realizzazione dei progetti di investimento in relazione alle spese di cui alle suddette lettere a) e b), siano concessi ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 (de minimis), in deroga a quanto sopra previsto, sono considerate ammissibili anche le spese sostenute a partire dal 1° marzo 2016, se non costituiscono la totalità delle spese complessive per la realizzazione del progetto di investimento, la cui conclusione deve essere comunque successiva alla data di presentazione della domanda.

I fondi

Le intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese di cui alle sopracitate lettere a) e b), sono le seguenti:
1. nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 651/2014:
– 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese
– 10 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese.

2. nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi dell’articolo 14 del regolamento (UE) n. 651/2014:
– 30 per cento della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese
– 20 per cento della spesa ammissibile nel caso di medie imprese.

3. nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
– 40 per cento della spesa ammissibile.

L’intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese di cui alla sopracitata  lettera c), ai sensi dell’articolo 18 del regolamento (UE) n. 651/2014, è pari al 50 per cento della spesa ammissibile.

Il limite minimo di spesa ammissibile per domanda è pari a:
a) 50.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una microimpresa
b) 75.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una piccola impresa
c) 100.000 euro, nel caso in cui il richiedente è una media impresa.

Il limite massimo di aiuto concedibile per domanda è pari a 500.000 euro. Nel caso in cui l’aiuto è concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013, il limite massimo di contributo concedibile è  pari a 200.000 euro.

Presentazione della domanda

La domanda deve essere presentata alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competente (CCIAA) utilizzando il sistema informatico Front end generalizzato “FEG” a cui si accederà dalla presente sezione del sito internet della Regione (colonna sulla destra) ovvero, mediante link, dal sito internet della CCIAA.

La domanda di aiuto è presentata dalle ore 9.30 del giorno 28 ottobre 2016 fino alle ore 12.00 del giorno 30 novembre 2016 per via telematica esclusivamente tramite il sistema informatico guidato di compilazione e di inoltro denominato (FEG). Non sono ammissibili domande presentate con altre modalità. Il sistema informatico FEG è accessibile per l’eventuale precompilazione della domanda a partire dalle ore 9.30 del giorno 24 ottobre 2016. Alla domanda deve essere allegata la documentazione prevista redatta secondo i facsimili che saranno pubblicati nella pagina dedicata alla modulistica del sito internet della Regione (colonna sulla destra) e del sito internet della CCIAA.

Il bando completo: Aiuti agli investimenti tecnologici delle PMI – POR FESR 2014-2020

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