21 Dic 2015 Il digitale nel Retail: dalla dematerializzazione alla pubblicità via web
L’Osservatorio Innovazione Digitale del Politecnico di Milano e Confesercenti hanno condotto uno studio, per determinare come cambi il livello di adozione delle tecnologie in base alla dimensione aziendale, tra 100 medio-piccoli retailer italiani.
Le innovazioni indagate
Sono 10 le innovazioni prese in considerazione:
- Sistemi di cassa evoluti e Mobile POS
- Chioschi, totem e touchpoint
- Sistemi di sales force automation
- Sistemi di pubblicità via web, sms o social network
- Sistemi di loyalty
- Sistemi di comunicazione con i fornitori via Web o email
- Sistemi gestionali per il demand planning e distribution planning
- Soluzioni a favore della fatturazione elettronica e dematerializzazione
- Iniziative online, come sito web o di e-commerce
- Iniziative mobile (ad. es app o mobile site)
Miglioramento della customer experience
L’88% ha investito in almeno un’innovazione per migliorare la customer experience:
- 8 su 10 si pubblicizzano tramite un canale innovativo (web, email, sms o social)
- 6 su 10 hanno attivato sistemi promozionali (via sms o coupon digitali)
- 3 su 10 hanno adottato sistemi si sales force automation oppure sistemi di cassa evoluti e mobile POS
- 2 su 10 hanno attivato sistemi di loyalty (es carta con banda magnetica o codice a barre)
- Meno di 1 su 10 ha installato chioschi, totem o touchpoint per le informazioni
Miglioramento dei processi di back-end
L’86% ha sviluppato innovazioni digitali per migliorare i processi di back-end:
- 8 su 10 adottano sistemi di comunicazione con i fornitori via email o web
- Solo 4 su 10 hanno soluzioni a supporto della fatturazione elettronica e dematerializzazione, o gestionali per il demand e distribution planning basati su supporti elettronici (excel o softwaRe dedicati)
Supporto dell’omnicanalità
Il 60% ha abilitato innovazioni a supporto dell’omnicanalità:
- 6 su 10 hanno un sito web inofrmativo
- Solo 2 su 10 hanno un sito di e-commerce o App e sito mobile
Le 4 categorie di attori
I refrattari
Solitamente sono retailer di piccolissime dimensioni (fatturato inferiore ai 500 mila euro, ½ dipendenti) e costituiscono il 18% del campione. Non hanno adottato alcuna innovazione anche se in passato ne hanno sperimentata qualcuna ma senza recepire i vantaggi offerti. Per il 50% l’investimento richiesto è troppo alto, per il 24% la tecnologia non è necessaria per interagire con i consumatori.
I titubanti
In genere sono aziende di piccole dimensioni (fatturato inferiore ai 500 mila euro e meno di 5 dipendenti) e costituiscono il 43% del campione. Hanno sperimentato 2/3 innovazioni, ma senza particolare convinzione: l’80% comunica via email con i fornitori, utilizzano canali digitali per comunicare con i clienti e il 50% possiede un sito informativo. Gli investimenti medi in innovazione sono limitati a 2500€ annui, dovuti all’entità dell’investimento a fronte di ritorni poco certi per il 60%, mentre per il 40% il problema è la mancanza di competenze interne.
I curiosi
Rappresentano il 33% del campione ed hanno sperimento 5 o più innovazioni, sia per quanto riguarda il back-end, sia per supportare l’omnicanalità, che per migliorare la customer experience. Comunicano attraverso i canali digitali, l’81% possiede un sito informativo, e il 41% un sito di e-commerce, il 78% effettua promozioni tramite sms o email. Gli investimenti medi sono di 8000€.
Gli innovatori
6% del campione ed hanno investito contemporaneamente in tutte le principali innovazioni analizzate, investono più di 10.000 all’anno.
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