Verso il Business Digitale: il ruolo dei CEO (e non solo)

Dal Gartner CEO Survey 2015 emerge che il popolo dei Business Leader “non ha compreso appieno vastità, portata e implicazioni di un mondo business massicciamente digitalizzato”.

Anche se i Ceo fanno piani a lungo termine (il 95% oltre i 10 anni), con l’avvento del business digitale diventa fondamentale coinvolgere coloro che “ne sanno” di digitale: su un campione di 249 CEO solo 27 coinvolgono i loro Cio o Cmo.

Per avere nuovi prodotti “digitalizzati” e nuovi servizi risulta di primaria importanza pensare, pianificare e produrre strategicamente nuove piattaforme di business digitale.

Dal survey quindi il messaggio che viene lanciato è molto chiaro: se ci si vuole cimentare con il business digitale, nella pianificazione a lungo termine sono il Cio e il Cto a dover fare da “evangelist del cambiamento di pensiero verso una matrice tecnologica”.

Solo un terzo dei Ceo sta già trasformando il proprio modello di business o prevede di trasformarlo entro i prossimi due anni. Visto l’alto grado di distruption nei settori banking, automotive, retail e l’effetto atteso dall’internet industriale, Gartner si aspettava una percentuale almeno pari al 50%. La società inoltre afferma che sembra quasi che il manifatturiero non si sia ancora reso conto delle implicazioni dell’Internet of Things, e che i settori che lavorano sulle informazioni (ad es. le assicurazioni) non vedano il cambiamento arrivare dai sensori che permettono di registrare i rischi reali e attivi in modo affidabile.

Il Board deve persuadersi che “un cambiamento di modello di business o verrà deciso o verrà comunque forzato a due anni da nuovi entranti digitali, o da un concorrente adiacente”.

Secondo gli intervistati, i fatturati digitali (prodotti, servizi, marketing digitale, e-commerce) cresceranno al 41% del volume d’affari totale entro il 2019. Questa crescita è vista in modo simile in tutti i settori dell’industria.

Al fatturato digitale si correlano tre principali aree di Business (IT, Digital Capabilities e Product Enhancement), tutte in cima alla lista degli investimenti che crescono nel 2015.

Gartner suggerisce quindi un coordinamento degli investimenti IT, che dovrà essere affidato al Cio, il quale dovrà vegliare sulla spesa IT e sui costi di governance aziendali in modo che gli investimenti non vengano sparpagliati senza coordinamento, con spreco di tempo e denaro.

Le cinque aree su cui si ritiene maggiormente prioritario investire sono: Customer Experience, Marketing digitale e Analytics, Additive Manufacturing (rimane al 7%), Thinking/Intelligent Computer (14%) e Smart/Intelligent Processes (22%). La star dell’anno, schizzata al 19% (quando l’anno prima era quasi sconosciuta) è l’Internet of Things.

Fonte: Zerounoweb

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