Le prime 10 priorità di investimento del budget ICT

Lo studio ICTBenchmark di NetworkDIGITAL4 e PARTNERS4Innovation riassume i risultati delle interviste telefoniche fatti ad oltre 1000 CIO, responsabili sistemi informativi e IT manager.

Il budget ICT in Italia consta solamente dell’1,37% del fatturato, ma risulta fondamentale comprendere quali siano i modelli di gestione, le priorità di investimento e gli indicatori di innovazione.

Le prime 10 priorità di investimento

1.     Sicurezza: fondamentale per il 18,03% delle imprese

2.    Datacenter: 15.95%, investimenti declinati verso la gestione, sviluppo o manutenzione di hardware, storage virtuali (in cloud o fisici), sistemi di backup, server virtuali e non, desktop virtuali e non.

3.    Rinnovo del parco macchine: 14.49%, a supporto della produttivitià individuale, ovvero acquisto di pc, notebook, smartphone e tablet.

4.     Conservazione digitale: 10.02%, segno evidente di una rinnovata maturità del paese verso la dematerializzazione

5.     ERP: 9.47%

6.     Business Intelligence: 6.97%

7.     Cloud: 6.66%

8.     Fatturazione elettronica: 6.48%

9.     Integrazione verso i clienti/fornitori: 6.30%

10.   CRM: 5.62%

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I settori che investono

Paolo Catti, Associate Partner di P4I ci spiega che: “Il più alto valore del rapporto tra budget ICT e fatturato spetta al settore Finanza e Assicurazioni, dove si assesta sull’1,73%, mentre fanalino di coda è l’Agricoltura, poco sotto l’1%. Anche in questo caso ha senso inquadrare gli andamenti in un approccio diverso delle aziende rispetto al passato. A fronte di segmenti digital intensive come il Banking & Finance, moltissimi settori, sia pur con tassi di investimento ICT differenti, stanno preparandosi a modalità disruptive rispetto ai tradizionali criteri competitivi che hanno contraddistinto finora il settore di appartenenza.”

Interessante è anche il dato raccolto sul numero di dipendenti che si occupano di informatica: sono il 2,37% del totale, con una forbice che vede un valore del 2,93% nei servizi e scende all’1,42% nel settore agricolo.

Priorità passate, presenti e future

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Come si può vedere dall’infografica, nel riquadro “in target” troviamo le priorità maggiormente diffuse per le quali l’esigenza di introduzione in azienda è superiore alla loro presenza: l’area di sinistra è rappresentata da progetti consolidati, quindi la presenza è superiore al desiderio di introdurli. Nell’area di destra invece possiamo trovare le progettualità del prossimo futuro, (maggior numero di imprese che desiderano investire rispetto al numero di imprese che vi hanno già investito).

Nella parte destra dell’infografica infine troviamo le priorità d’investimento di domani, meno frequenti nel campione e indicate come priorità ma ancora poco presenti nelle aziende.

Fonte: Digital4

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